Format americano, prodotto dalla MadDoll, giunge finalmente in Italia, ottavo Paese dove  viene presentato e riadattato.

Il concept è quello di aiutare famiglie sfortunate, per dar loro condizioni di vita migliori e abitazioni più adatte alle loro esigenze.

Il gruppo, che per la prima volta non sarà in uno studio ma “en plain-air”, è formato da una Team Leader, Alessia Marcuzzi, affiancata da un architetto, un interior designer, un garden designer e da un direttore dei lavori.

In contrapposizione all’edizione americana, dove alla demolizione segue la ricostruzione, in quella italiana non si fa altro che costruire una nuova casa su terreni adiacenti alla prima, come nel caso della prima puntata, o ristrutturare immobili già esistenti e magari abbandonati.

Causa di questa differenza sostanziale? I problemi per il recupero dei permessi di demolizione.

Per il momento sono state registrate e trasmesse solo due puntate; protagoniste di esse una famiglia abruzzese e una lucana.

Pur non sapendo ancora se ci sarà un seguito, concentrerei l’attenzione su queste “nuove possilità” che il format offre, piuttosto che sull’elemento prettamente televisivo.

Ma ancora di più, sulle numerose aziende partner italiane che rendono possibile la realizzazione delle nuove abitazioni.

Sponsor ufficiale la Biopietra, made in Italy e certificata in Europa, priva di emissioni di Radon (gas molto pericoloso se inalato), punto di riferimento per pavimenti e rivestimenti.

E poi la Weber, marchio leader per quanto riguarda cappotti e collanti; la Gewiss, che fornisce soluzioni e prodotti di demotica, come i videocitofoni, le placche e le apparecchiature per l’illuminazione da esterno presenti nelle due abitazioni.

E ancora, il gruppo Nobili, che provvede alle  rubinetterie, e la Selvazzurra Piscine, che mostra due soluzioni adatte alle particolari condizioni presentatesi.

Altro partner fondamentale, la Isover Saint-Gobain, che produce vetri particolari che raggiungono temperatura e luce ideali in ogni stagione, specchi ecologici e senza piombo, ma soprattutto, con Gyproc, realizza un sistema Habito Activ’Air, capace di ridurre l’inquinamento domestico e abbattere i livelli di formaldeide.

Per queste, e tante altre aziende non citate, parlo di possibilità. Di visibilità. E quindi di possibili aspettative future.

Aiutare per aiutarci … “Si può fare!”.