All’epoca la nonna ci diceva di non buttar via le bucce.
Poi le prendeva, le poggiava sopra una semplice stufa a gas e tutt’intorno si diffondeva un profumo magico. Intenso. Emanato da un insolito diffusore di calde fragranze agrumose.
Nel corso degli anni il nostro modo di riscaldarci ha subito enormi trasformazioni. E quella stufetta, che poi è diventata elettrica, non c’è più.
Termosifoni. Ad elementi. A raggiera. In ghisa. In alluminio. Persino a pavimento. Piuttosto piacevole immaginare di poter camminare a piedi nudi su qualcosa di caldo …
Tra tutti, uno in particolare mi ha colpito. Quello a parete.
Evolutosi anch’esso, oltre ad introdurre una nuova forma di riscaldamento che tendesse a salire verso l’alto, è diventato uno strumento d’arredo.
E che arredo aggiungerei…
Chi di voi non vorrebbe averne uno nel proprio appartamento?
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