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Quanti giorni tristi vissi fin quando non comprai nuovi infissi!

Infissi esterni: consigli in pillole
di Arch. Alessandra Paresce   

In continua evoluzione per essere sempre aggiornati con le normative e sempre più diversificati nei materiali per incontrare i gusti dei clienti, gli infissi sono al centro dell’attenzione di chi sta completando casa o ne vuole migliorare le capacità termiche.

Pacchetto murario, infissi esterni e vetrazioni sono il trinomio che conferisce valore aggiunto al nostro appartamento: una sorta di investimento per il futuro in termini di risparmio energetico e controllo delle dispersioni.

La scelta di un buon infisso deve però essere accompagnata dalla posa con manodopera specializzata che assicuri la perfetta regola d’arte e consenta di ridurre o eliminare i fattori che renderebbero vani gli sforzi economici sostenuti per l’acquisto di un prodotto maggiormente performante.

I maggiori dispendi energetici sono quelli meno controllati e tralasciati durante la posa: l’infisso deve essere trattato come la continuazione del paramento murario, non sono quindi ammesse discontinuità come il mancato isolamento di un cassonetto dell’avvolgibile o degli imbotti.

Molte volte, per facilità di esecuzione, l’infisso esterno viene montato su una soglia passante, ma quest’elemento nella termografia di un edificio è elemento freddo che si comporta  come un vero e proprio conduttore termico.

Tralasciando gli infissi con doppio materiale proposti da alcune ditte per offrire prodotti più performanti e di maggior effetto estetico, i materiali più comunemente commercializzati sono tre: l’alluminio, il legno ed il PVC.

L’alluminio è un materiale leggero apprezzato per il costo contenuto e per la caratteristica di poter essere verniciato con le più disparate e durature colorazioni, ma parti interessate da urti e manomissioni difficilmente possono essere reintegrate. Ulteriore svantaggio dell’alluminio è che essendo un metallo è un buon conduttore ed ha quindi una trasmittanza elevata ovvero agevola il passaggio del calore.

Per le sue colorazioni naturali e per le sue venature, il legno si rivela il materiale più apprezzato anche per gli infissi.

casain3mosse - finestre ed infissi

Il legno però necessita di continue manutenzioni, soprattutto se utilizzato per infissi di notevoli dimensioni o se abbinato a meccanismi delicati come nel caso di ante scorrevoli.

È buona norma scegliere una sezione di telaio importante per coprire superfici vetrate di grandi dimensioni, questo per evitare svergolamenti degli elementi costituenti, di contro l’infisso sarà maggiormente pesante ed il sistema di apertura e chiusura più complesso. Il costo di un infisso in legno è sicuramente il più oneroso.

Il PVC rappresenta la maggiore rivoluzione in fatto di materiali per infissi perché rende possibile replicare le venature naturali del legno in diverse colorazioni garantendo al tempo stesso maggiore durabilità, minore manutenzione e bassa trasmittanza.

Per aumentare la resistenza del materiale al passaggio del calore, gli infissi più moderni possono essere a taglio termico, ovvero gli elementi dei telai risultano divisi in due parti e ricongiunti da un elemento in gomma che ha la prerogativa di fungere da isolante interno.

Gli infissi vengono classificati sulla base di due tipologie, “a giunto aperto” e “a tenuta in battuta”, a seconda della posizione della guarnizione che assicura la sigillatura nella chiusura dell’infisso e possono essere a taglio termico o meno.

casain3mosse - infissi a giunto aperto

In un infisso a giunto aperto l’acqua della condensa o degli agenti atmosferici viene evacuata attraverso asole poste nel telaio fisso, una guarnizione centrale tra due elementi, chiamati camere, impedisce che questa penetri nella parte più interna dell’infisso stesso.

In un infisso a tenuta in battuta la sigillatura tra anta e telaio fisso viene realizzata tramite l’ottima adesione tra le parti, in questo caso la guarnizione è posta sul telaio fisso ed entra in contatto con la faccia esterna dell’anta.

Le due tipologie d'infisso sono tecnologicamente differenti ma ugualmente funzionali, in ogni caso necessitano entrambe del montaggio di posatori qualificati che garantiscano la giusta calibrazione delle parti e la perfetta sigillatura tra le guarnizioni: l’unico presupposto per il corretto funzionamento di un infisso.

La cattiva tenuta all’aria e all’acqua sono sintomo di un cattivo montaggio, diffidate dalle successive manipolazioni o dagli inserimenti di nuovi elementi in gomma, non farebbero altro che peggiorare il comportamento di un infisso non montato a regola d’arte.

 

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