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Breve storia delle resine per rivestimento
di Roberto Crotti - RESTRUCTURA S.R.L.   

I rivestimenti dei pavimenti sono solitamente identificati con piastrelle o parquet. Ma non è sempre stato così. Alcuni anni fa esisteva anche la moquette e talvolta ancora si menzionano i pavimenti vinilici o cushion o i “rotoli di finto parquet”.

Ogni periodo ha dei rivestimenti che conoscono il loro periodo di gloria. L’idea che ora piace è quella di ottenere dei pavimenti senza soluzione di continuità, che possano essere dei rivestimenti anche di pareti, che abbiano determinate texture materiche.

Se aggiungiamo che devono essere poco pesanti e siano valide a coprire il vecchio rivestimento sottostante la richiesta puo’ essere soddisfatta dalla resina.

Le resine che ora si utilizzano per eseguire questi rivestimenti sono di due nature diverse, le resine derivate dal petrolio e dalla chimica di base, la più conosciuta è la resina epossidica, e le resine a base di cemento.

casain3mosse - rivestimenti in resina01

I primi utilizzi delle resine sintetiche sono stati effettuati nel dopoguerra nel campo industriale. Alcune caratteristiche delle resine epossidiche si sono rivelate molto interessanti anche per il rivestimento a spessore o a pellicola di superfici che dovevano subire grossi stress sia chimici che meccanici.

Per creare una pavimentazione resistente ai cingoli dei carri armati si realizza un massetto epossidico. Per ottenere un rivestimento igienicamente facile da pulire e sul quale non possano infiltrarsi e proliferare microrganismi, si utilizza la resina epossidica o metacrilata o altro.

casain3mosse - rivestimenti in resina02

Ovviamente per poter applicare queste resine c’era la necessità di sottofondi idonei, come per esempio un sottofondo in calcestruzzo.

Nel corso dei decenni la ricerca ha fatto i suoi progressi e sono comparsi dei formulati chimici più semplici da utilizzare in campi sempre più ampi con dei sottofondi sempre più diversi.

Oggi non serve un massetto in calcestruzzo. La resina può essere applicata anche su piastrelle. A questo punto qualcuno ha iniziato a pensare a come si potesse utilizzare anche in campo civile e anche come finitura.

Questo è stato il punto di partenza che pian piano ci ha portato ad avere i pavimenti in resina epossidica autolivellante, da inglobamento, spatolata etc. come la conosciamo ora.

casain3mosse - rivestimenti in resina02

Le resine a base di cemento sono più recenti. Ovviamente l’utilizzo del cemento risale a molto tempo addietro, ma non c’era la dovuta cultura per fare in modo che questo tipo di rivestimento fosse preso in considerazione.

casain3mosse - miscelazione resina cementizia

Le aziende di produzione di cementi speciali hanno dei macchinari che impongono quantitativi molto elevati di materiale da produrre. È quindi difficile produrre pochi quintali, che nel caso del decorativo rappresentano a volte un migliaio di mq.

Inoltre occorre ricordare che i consumi dei cementi di varia natura (massetti premiscelati, rasanti per cappotto, prodotti per il risanamento dell’industriale ammalorato etc. etc) sono sempre stati molto alti nel tempo. Non c’è mai stato un vero motivo economico che spingesse i ricercatori a trovare un ciclo a base cemento con delle caratteristiche poco interessanti dal loro punto di vista.

Le caratteristiche di cui sto parlando sono i bassi consumi, la ricerca dei colori (che è un’arte diversa molto diversa dalla produzione dei cementi), la richiesta di alte performance su spessori bassissimi, modalità di utilizzo tipiche dei decoratori che sono facenti parte di mondi diversi e così via.

casain3mosse - eposphere

È successo però che alcuni studi su alcune tipologie di rasanti che necessitavano all’industria nei risanamenti delle pavimentazione, fossero buoni per utilizzi in campo civile. E così, con molta lentezza e poca partecipazione da parte dei ricercatori, ci si è avviati a creare dei cicli utilizzabili nel civile.

Al momento questi cicli sono di due tipi, i cicli cementizi puri, con l’utilizzo di cementi autolivellanti oppure di microcementi, e i cicli epossicementizi.

 

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