Chiudete gli occhi e immaginate un cottage in campagna, un rifugio immerso nel verde, con i tetti spioventi e gli abbaini.. e una sedia a dondolo in legno, dalle linee classiche, che oscilla dolcemente nel portico d’ingresso, riparato quanto basta per poter godere del dolce tepore primaverile e della fresca brezza d’estate.
Adesso, le palpebre ancora giù, immaginate un living contemporaneo, un caminetto acceso per scaldare le fredde sere invernali, una TV schermo piatto di ultima generazione.. e una sedia a dondolo in policarbonato, bianca, con struttura metallica e dal profilo accattivante.
Il soggetto è sempre lo stesso, il funzionamento resta immutato, ma materiali, struttura, design e forme si evolvono e si rinnovano, seguendo le mode di ogni epoca. Ignara del tempo che scorre, la sedia a dondolo rimane con forza uno degli arredi più amati e ricercati di tutti i tempi.
Inventata nel corso del XVIII secolo da Benjamin Franklin, scienziato e politico statunitense, la sedia a dondolo si è aggrappata tenacemente alla memoria e al sentimentalismo (e al bisogno di relax, aggiungerei!) di tutte le generazioni, restando immune all’oblio che spesso si accompagna al passare degli anni.
Mantenendo inalterata la sua funzione, ovvero regalare attimi di puro relax grazie a due archi (usati al posto delle classiche quattro gambe) che consentono di “dondolare” delicatamente, tale arredo si è rinnovato nel tempo, passando dal legno alla plastica, da semplice seduta a chaise longue, da monoposto a biposto.
Ne è esempio la curiosa sedia a dondolo “Sway”, utilizzabile sia come poltrona fissa, allungando un gancio posto sul retro, sia come dondolo per lui e per lei!
E cosa c’è di più dolce del potersi dondolare insieme al proprio bimbo? Detto fatto: sedia a dondolo con culla incorporata, per farlo addormentare con piacere e senza troppa fatica!
Ultima, ma non meno affascinante, la sedia a dondolo che ritaglia un piccolo angolo anche per i cuccioli a 4 zampe. Bizzarra? Forse sì.. Ma, ammettetelo, chi non ne vorrebbe una?
Insomma, col passare del tempo le modifiche e gli accorgimenti apportati a questo arredo storico sono state tante: struttura più resistente, seduta ergonomica, schienale più largo e accessori vari.
Coerentemente con i progressi dell’industrial design, il vecchio buon legno ha ceduto il passo a sedie a dondolo in materiali plastici, policarbonato e vetroresina, capaci di concretizzare forme nuove e azzardate.
I modelli sono davvero innumerevoli e tutti diversi tra loro, basta una “navigata” nel web per scovarne davvero di stravaganti, eleganti, colorati, pronti a soddisfare ogni richiesta.
Ed infine, la sedia a dondolo del futuro: “Stokke Gravity Chair”. Grazie alla conformazione degli appoggi, permette a chi vi siede di “galleggiare” letteralmente nell’aria, assumendo in pochi gesti diverse posizioni, da riposo o da lettura.
Accattivante, certo.
Sicura, non lo metto in dubbio.
Ma, detto fra noi, non avreste qualche timore a salirci su?!
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