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Quando bagno vuol dire stile, perché la classe non è acqua

Hammam: origini e significati
di Rebecca Della Pietà   

Ebbene sì, non sono stati gli antichi Romani ad inventare le terme bensì gli Egizi!

Essi le utilizzavano come purificazione corporea immergendosi in calde acque e rimanendo poi a giacere su grandi gradini al calore dei vapori che impregnavano l’aria.

I Romani importarono questa pratica nell’Impero, dando vita ai famosi termari e permettendo agli arabi di venirne a conoscenza.

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La pratica dell’hammam o hamam (in arabo حمّام) ha poi raggiunto il massimo splendore proprio nei paesi musulmani, soprattutto Turchia e Marocco, dove la popolazione, affascinata dall’uso dell’ acqua così poco presente nella loro arida madrepatria, la adottò immediatamente.

La troviamo citata sia ne “le mille e una notte” dove Sherazad esclama “una città senza hammam non è una città” sia nel libro sacro del Corano dove Maometto definisce il “bagno di sudore” come il modo migliore per avvicinarsi ad Allah.

Nel corso dei secoli questo popolo ha continuato a mantenere l’hammam come la pratica principale per la purificazione alla preghiera; nonostante siano nate superstizioni al riguardo alla presenza di spiriti infernali nelle profonde vasche di acqua calda, i cosiddetti Ginn, l’ uso dell’hamam non è stato interrotto, anzi, è stato inserito come regola per tutti i musulmani, maschi e femmine, di recarsi presso queste vasche e pulirsi, lasciarsi massaggiare con unguenti, nutrirsi di alimenti che al giorno d’oggi considereremmo sani e socializzare con gli altri.

Naturalmente non vi potevano (e non vi possono tutt’ora) accedere entrambi i sessi nello stesso momento pertanto furono stabiliti orari in cui era dedicata agli uomini e orari dedicati alle donne.

Per alcuni popoli nomadi che non avevano la possibilità di costruirne di fisse, furono erette delle hamam in mezzo al deserto, nelle oasi, ed in breve tempo divennero addirittura luoghi di scambi e accordi commerciali tra diverse tribù.

Ancora oggi tra i musulmani, persone di ogni ceto sociale si recano alle hammam poichè il loro costo è irrisorio e, in più, sono gli unici luoghi aperti dalla mattina presto fino a notte inoltrata.

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E' singolare pensare che ciò che noi facciamo semplicemente come passatempo con amici e fidanzati abbia in realtà una storia che si perde nel tempo, carica di spiritualità, cultura e tradizione.

Oggi l’hammam (o bagno turco) è presente in numerose città italiane accostata a percorsi termali di vasche e saune. Spesso si tende a confondere sauna e hammam proprio per il loro uso similare. In realtà la differenza è profonda, in primo luogo l’hammam ha l’origine appena vista mentre la sauna è nata al nord, in Russia e Finlandia, ma soprattutto l’hammam è un “bagno” in vapore umido, spesso profumato, mentre nella sauna il vapore è secco. Quindi il vapore ha due origini diverse: nei bagni turchi si sprigiona dalle acque calde mentre nelle saune dall’acqua fredda che viene versata su pietre “vulcaniche”.

L’ hammam ha molteplici benefici non solo per lo spirito ma anche per il fisico, oltre a combattere lo stess grazie allo stato di rilassatezza in cui accompagna il corpo, è un grande strumento terapeutico per prevenire disturbi all’apparato respiratorio, produce un’azione benefica sull'epidermide per via del vapore che, penetrando nei pori, spinge all’esterno tutte le tossine e le impurità, donando elasticità, luminosità e morbidezza, previene problemi muscolari ed è un ottimo regolatore della pressione.

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Quindi lasciamoci cullare dagli aromi curativi e rilassanti delle hammam...

 

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