Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame? E tutto andò bene, fino a quando la strega non ebbe rivali …

Avreste mai creduto che un cartone avrebbe influenzato così tanto la vostra vita? Ma cos’è oggi lo specchio? E che valore ha?
Esso nasce a Venezia nel Quattordicesimo secolo e viene da subito considerato un oggetto di estremo valore, in quanto risultato di lavorazioni lunghe e molto costose.
Ha assunto negli anni differenti valenze, sia positive che negative, riuscendo a stimolare l’immaginario umano, poiché legato al tema del doppio. Dell’universo alternativo. Dell’altro in generale.
Tralasciando leggende, miti e dicerie, mi concentrerei piuttosto sulla sua costante presenza nelle nostre case. Ma in quale stanza compare per primo?

Ma in bagno … ovviamente! E allora perché non metterne due, in modo da avere ognuno il proprio?

Si sa, la “vanità” non ha sesso. E credo che non ci sia nulla di male ad occuparsi della propria persona. Quindi … perché non considerarlo anche nella nostra camera da letto?

Così avremmo un armadio/specchio, che avrà anche la funzione di dare profondità al nostro ambiente. E nel frattempo potremmo “sistemarci” senza che qualcuno venga a bussare per dirci: “Hai finito? Mi serve il bagno!”
Ma non è tutto … se davvero arreda, come dicono …in soggiorno?

Come si dice … “è la morte sua”!
Passando potremmo anche approfittare e darci una “guardatina” no? Magari prima di aprire la porta al nostro lui … beh, una in più non fa mai male.
Se invece dovessimo uscire e ci servisse la cosiddetta “sistematina finale”? Una di quelle con il cappotto già indosso per esempio?
Ebbene sì, serve decisamente anche lì …

Un ingresso (o uscita) senza specchio? Siamo matti?! Pensandoci bene, esiste ancora una stanza dove esso non ci sia?
Forse la cucina? Non ne sono sicura … vado a controllare.
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