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Tendaggi, tappeti, decorazioni: completa la tua casa con altri arredi

Carabattole e cianfrusaglie
di Melissa Marani   

Grazie al cielo nella maggior parte dei mercatini non si accettano le carte di credito. Lo dico per solidarietà con i maschietti.

I modelli recenti di marito hanno acquisito maggior metodo e agilità rispetto a quelli di alcuni anni fa: metodo perché sono ormai padroni di una vincente tecnica passiva (fingono distrazione ma tengono d’occhio a distanza le mogli), agilità perché sono pronti a smarcarsi tra la folla con la determinazione di un rugbista per spiccare il balzo felino un attimo prima che la borsa della moglie si apra.

E quella voce che chiede candidamente “Cosa hai trovato di bello?” E’ la peggiore doccia fredda che possa raggiungere le orecchie di una donna. Senso di colpa immediato. E la borsa, nei casi più fortunati per il suddetto marito, si richiude con nonchalance.

Non è che abbiano tutti i torti: il fascino magnetico della paccottiglia vecchia e decadente può avere il sopravvento. Se poi l’astuto venditore accanto al mobiletto più kitsch e raccapricciante ha scritto “sconto”... è la fine.

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© alexandre perrachon

Nel mio caso è già in pole-position per entrare a far parte della collezione di "scarrafoni". Oggetti bizzarri quanto improbabili che vengono accuditi in attesa di un restyling e di una collocazione definitiva in casa.

Quindi sangue freddo, gente. È vero che tutto si può riciclare e reinventare, ma il vintage ormai è di gran moda e si rischia il "pacco": vecchio non vuol dire antico, e per questo occorre grande attenzione nel valutare l’oggetto.. non fermatevi all’apparenza!

I mercatini pullulano infatti di vecchi mobili rimessi velocemente in sesto per l’esposizione, ma che di fatto sono realizzati in legni poveri, sono spesso instabili e tarlati.

Proprio questi "difetti" possono rappresentare un valore estetico ed emotivo aggiunto, ma diffidate se vengono fatti passare come pezzi pregiati e costosi.

Tralasciando il settore antiquario, vi suggerisco un piccolo vademecum, ricordando ovviamente che ciascuno ha i propri gusti ed esigenze.

Le essenze. Abete, pioppo, quercia e castagno sono le più comuni essenze ‘povere’ con cui veniva realizzato gran parte del mobilio rustico, quindi se il venditore insiste su questa caratteristica come se fosse un elemento di grande pregio (“Ottimo abete massello!”), sappiate che state per acquistare un buon mobile, ma certo non un oggetto pregiato.

Anche il faggio è un legno comune, ha l’unico difetto di essere un bocconcino prelibato per gli animaletti xilofagi.. controllate bene che il mobile non sia un groviera.

Mogano, ebano, noce e palissandro sono invece le essenze migliori, resistenti e con una bella macchia, mentre il classico ciliegio è pregiato ma, specie se massello, tende ad ‘imbarcarsi’.

La grana del legno. Tenete presente, per valutare approssimativamente l’età di un mobile, che con il tempo la porosità del legno tende a diminuire. Certo è sempre possibile che si sia usato legno vecchio per realizzare un oggetto nuovo, a questo punto.. “famo a fidasse, va!”

Gli incastri. Non è vero, come talvolta si dice, che la presenza di chiodi indichi una fattura recente e che gli incastri a coda di rondine garantiscano una certa ‘antichità’, tuttavia un mobile realizzato con piolini ed incastri di solito è stato costruito con maggiore cura, pertanto potrebbe essere degno di attenzione.

Le finiture. Se avete intenzione di acquistare un mobile rustico avete due possibilità: scegliere un oggetto pronto all’uso (laccato, decapato, shabby chic, finito a cera) oppure, se avete un po’ di manualità, potete puntare sui mobili non trattati: cera e gommalacca possono influire anche qualche centinaio di euro sul prezzo finale.

Piccoli affari. Una bella incisione su ottone o una pentola di rame svendute perché opache e sporche? Si puliranno perfettamente strofinandole a secco con farina di polenta e.. taaaanto olio di gomito! Avete individuato una cornice con un interessante motivo impresso sullo stucco ma ne manca qualche pezzettino? Dipingendola con uno spesso smalto nero, preferibilmente lucido, nessuno si accorgerà delle lacune!

Avete una casa in cui starebbe bene qualche pezzo stile liberty? Sappiate che ultimamente questi mobili non hanno tantissima richiesta e spesso ci si imbatte in vere chicche a prezzi contenuti!

Qualche trucchetto. Il momento migliore per fare affari è alla fine della giornata, oppure mentre arriva la pioggia: la trattativa in queste occasioni deve essere spietata, all’ultimo euro!

Se frequentate con regolarità un mercatino, occhio al “riciccio”: tenete d’occhio i pezzi che vengono riproposti da tempo, perché potreste strappare un ottimo prezzo.

Bene amici, scrivendo non mi ero accorta che la prossima sarà la prima domenica del mese.. mercatino, arrivo!

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Però giuro che stavolta non compro niente. Giurin giurella. Ohhhh, guarda quella bors.. NO. Ho detto non si compra niente.

Beh, chiedo solamente.. così, per curiosità: “Ciao Amir! Hai sempre delle cose magnifiche, le tue sculture africane mi affascinano terribilmente.. Quanto costa quel totem?” “Totem?” “Ma sì, quella scultura laggiù, che rappresenta un albero.. o un uomo..” “Intendi questa? Questa con il palo e le traversine?” “Proprio quella!” “Quindi la SCALA!” “Cos.. scala?!?! Ecco, ehm.. (che figura) sì, proprio la scala.”

Che vi dicevo? .. Mai fidarsi delle apparenze!

 

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