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Per una casa sicura e avveniristica non trascurare un’efficiente impiantistica!

TalkToKNX: la domotica vocale
di Rebecca Della Pietà   

Chi non desidererebbe vedere e sperimentare ciò che succedeva in “Odissea nello spazio”?! Uomini che, con il solo uso della parola, potevano gestire tutto, comprese le loro case.

Ma, anche se pochi ne sono a conoscenza, questo è possibile anche a noi, qui, oggi e ben attaccati alla Terra!!

Grazie ad una moderna applicazione spagnola, potremo comunicare con le nostre abitazioni!

Ma facciamo un passo indietro; tutti noi ormai conosciamo il significato della parola domotica, sappiamo che è una tecnologia applicata ad abitazioni ed uffici con il fine di migliorarne le qualità ambientale e di vita per chi vi soggiorna. Introdotta  in Europa solo da qualche decennio, la domotica é in continuo miglioramento e mutazione.

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La domotica ha iniziato ad essere presente negli ambienti in modi inizialmente semplici: una piccola “scatolina” al muro che automatizzava l’apertura/chiusura delle tapparelle, l’accensione simultanea di più luci...fino ad arrivare all’utilizzo di ipad ed internet per “ordinare” ben più numerose e complesse attività nelle nostre case, controllo e sicurezza compresi.

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Eppure, per quanto questo possa già essere così un sogno per molti, dobbiamo ricordare che c’è sempre chi immagina oltre l’immaginabile ed è stato proprio questo desiderio di “andare oltre” che ha portato alla creazione del sistema TalkToKNX da parte di un gruppo di ingegneri ed informatici spagnoli, sistema per iPhone ed iPad che permette letteralmente di “parlare” con le nostre abitazioni.

Già in uso negli USA, è stato introdotto anche in Europa attraverso pc-server con interfacce per domotica integrati con software a riconoscimento vocale, ma a parte pochi appassionati che lo utilizzano solamente in nome della passione per la domotica, esso è poco diffuso e, attualmente, poco funzionale.

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Infatti questo bel progetto ha delle lacune ancora grandi, prima tra tutte una rice-trasmissione imperfetta. I l sistema dovrebbe avere “orecchie” ovunque per poter sentire, capire e rapidamente elaborare i nostri comandi lasciando solo un piccolo spazio alla possibilità d’errore,  inoltre dovrebbe essere in grado di riconoscere l’ordine vocale indipendentemente dalla natura della voce, sia essa maschile, femminile, rauca, raffreddata, giovane o anziana.

Ma come si suol dire, “trovato il problema, fatta la soluzione”: alcune aziende hanno ovviato a questi inconvenienti ponendo piccoli tastierini a parete con riconoscimento vocale di modo che ogni singola stanza sia dotata del suo microfono e del suo software di elaborazione, avviato tramite una specifica parola d’ordine che attiva l’ascolto il quale, autonomamente, si spegne dopo un tempo prestabilito dall’utente.

Nuovi sviluppi dell’applicazione TalkToKNX permetteranno non solo che sia l’uomo a parlare con la casa ma anche che la casa gli risponda . Quest'ultimo progetto è tenuto top secret a causa della grande concorrenza nel settore e sfrutta una tecnologia sperimentale attraverso la quale la casa, o ambiente che sia, avvisa l’utente sia di aver capito il comando sia di averlo completato.

L’applicazione TalkToKNX è disponibile anche in Italia sebbene poco usata non solo per gli alti costi (tutti gli impianti di domotica infatti, sono conosciuti per la loro poca economicità) ma anche per difetti funzionali: il software è stato elaborato in diverse lingue, inglese, francese, tedesco, spagnolo, ma non in italiano il che rende difficile il riconoscimento vocale. Inoltre, attualmente l’unica azione che si può compiere in modo sicuro con questa app è accendere e spegnere massimo  due luci alla volta, insomma, forse il gioco non vale la candela.

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In realtà questa tecnologia ha uno scopo ben più nobile del divertimento di pochi appassionati: è stata sviluppata specificamente per persone con gravi handicap fisici. Sicuramente, se perfezionata, migliorerebbe loro la vita, permettendogli di gestire un’intera abitazione in maniera molto più autonoma.

 

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