Sono finiti i tempi in cui le massaie spendevano ore e ore a ripulire vecchi fornelli di ghisa o a sgrassare i piani in acciaio delle cucine; la tecnologia ha fatto grandi passi avanti e, sfruttando l’energia elettromagnetica, ha deciso di creare i fornelli ad induzione!
I fornelli o piani a induzione si basano su principi apparentemente semplici ma molto efficaci rifacendosi alla teoria di Faraday (una variazione del flusso del campo magnetico nel tempo produce una forza elettromotrice indotta). Sono costituiti da un elemento chiamato solenoide dentro cui viene fatta scorrere una corrente elettrica alternata che produce un campo magnetico, l’energia prodotta viene trasformata in calore quando una pentola viene posta a contatto con il piano.
I materiali usati (la serpentina della situazione) devono essere buoni conduttori per permettere all’energia di circolare, la diffusione è agevolata dalla forma del solenoide stesso: semplice, senza angoli e senza troppe curve. Le forme rotonde dei fornelli classici sono ideali per questo tipo di sistemi.
Tale tecnologia si è diffusa da pochi decenni in Europa diventando subito un elemento ricercato e di classe, soprattutto per la particolare estetica offerta. I solenoidi vengono attaccati a dei piani, solitamente scuri, che fanno apparire i fuochi come semplici piastre lucide con piccole linee bianche che ne tracciano i profili.
All'estero, diventati economicamente accessibili a tutti, sono molto comuni in paesi come Germania e Paesi Bassi, in Italia stentano ad entrare nel consumo di massa in quanto i più tradizionalisti continuano a preferire i normali fuochi.
I fornelli o piani a induzione presentano una serie di vantaggi: esteticamente diventano un corredo di design per la cucina, avvalendosi anche della tecnologia “touch”, ma ben più importante è l’assenza di fuoco, di gas e di emissioni della combustione con conseguente miglioramento della sicurezza domestica, inoltre le zone di cottura si attivano esclusivamente in presenza di elementi con fondo magnetico e si disattivano non appena questi vengano rimossi, quindi una pentola a contatto viene riscaldata efficacemente ma il piano resta freddo scongiurando il rischio di ustioni e bruciature.
Ulteriori vantaggi del fornello ad induzione riguardano la praticità (la pulizia è rapida e semplice) ed il buon risparmio nei consumi (permesso dalla velocità alla quale avviene il riscaldamento). Se alimentato con energie rinnovabili, trasforma la nostra cucina in un vero e proprio “mobile ecologico”.
Ci sono, però, delle accortezze da tener presente perché le onde elettromagnetiche prodotte potrebbero interferire con apparecchi medici quali pacemaker, quindi per i portatori é sconsigliato il contatto ravvicinato, inoltre per evitare che le correnti vengano trasferite al corpo umano é preferibile non utilizzare utensili di metallo.
I piani a induzione presentano anche una serie di svantaggi, a partire ovviamente dall' arresto del funzionamento in caso di black-out elettrico. Non solo, nelle normali abitazioni italiane i Kw disponibili sono al massimo 3 mentre per un uso costante dei fornelli ad induzione ne servirebbero almeno 4.
Fondamentale, poi, è la scelta delle pentole: devono essere specifiche per i piani ad induzione (in genere sul fondo è presente il simbolo del solenoide) perché non tutte “riconoscono” il fornello, spesso neanche quelle di ceramica sono sfruttabili.
Considerando, infine, che in Italia tale tecnologia non è ancora molto diffusa, i prezzi risultano non troppo economici.
Ad ognuno il suo: tradizione o innovazione in cucina?
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